Settore UAV
UAV

Tundra-M, il drone professionale, modulare, funzionale realizzato in stampa 3D, che è stato progettato per diversi scenari di volo e varie attività industriali

Il caso applicativo illustra la realizzazione di un aeromobile a pilotaggio remoto attraverso il processo Powder Bed Fusion di materiali compositi polimerici rinforzati fibra e i materiali compositi Windform®.

Tundra-M, il drone professionale, modulare e funzionale, realizzato in stampa 3D PBF e materiali Windform
In breve

Applicazione

Bracci e corpo per prototipo di drone professionale completamente modulare adatto al volo

Soluzione

Sinterizzazione laser selettiva, materiale composito al carbonio Windform® XT 2.0 (bracci del drone) e sinterizzazione laser selettiva e materiale composito al carbonio Windform® SP (corpo del drone)

Sfida

Costruzione di alcune parti funzionali e critiche, all'altezza dei requisiti progettuali (limiti di spazio e condizioni estreme durante il volo), che permettono di ottimizzare il sistema

Caratteristiche dell'applicazione

Ottima resa estetica
Geometrie estremamente complesse
Da testare in campo
Componente funzionale
Elevate prestazioni meccaniche
Elevata robustezza
Leggero
Prestazioni analoghe a parti fatte con tecnologia tradizionale
Spessori sottili
Resistente a stress continui, accelerazioni, vibrazioni
Resistente ad ampio spettro di temperature
Resistente agli urti
Adatto per lo spazio/al volo
Rigidezza
Resistenza a forti sollecitazioni meccaniche
Idrorepellente/resistente a liquidi e umidità

Richieste del cliente

Customizzazione
Rispetto elevati standard di qualità dell'utilizzatore
Tempi di produzione dimezzati
Eliminazione costi attrezzaggio
Time to market ridotto
Notevole precisione

Servizi offerti

Completa assistenza nell'ingegnerizzazione
Consulenza applicazioni critiche
Selezione della tecnologia e materiale idonei
Controllo e collaudo finali

Tundra-M, il drone professionale, modulare e funzionale, realizzato in stampa 3D PBF e materiali Windform
Tundra-M, il drone professionale, modulare e funzionale, realizzato in stampa 3D PBF e materiali Windform

Tundra® ha vinto il Red Dot Design Award 2018 nella categoria “droni”

Il progetto ha coinvolto CRP Technology e Hexadrone, azienda francese leader nella costruzione di droni industriali e multifunzionali.
Hexadrone ha contattato CRP Technology per la realizzazione del prototipo funzionale di Tundra-M, il primo drone modulare della ditta francese.

Il prototipo funzionale di Tundra-M è stato realizzato nello stabilimento modenese di CRP Technology utilizzando la stampa 3D professionale PBF e i due materiali compositi della famiglia Windform® caricati fibra di carbonio, Windform® XT 2.0 e Windform® SP.

I quattro bracci sono stati realizzati in Windform® XT 2.0, mentre la struttura principale (corpo centrale/fusoliera/scocca) è stata costruita in Windform® SP.

La collaborazione con CRP Technology

Hexadrone si è rivolta a CRP Technology per ideare il prototipo funzionale di Tundra-M.
L’amministratore delegato di Hexadrone, Alexandre Labesse, ha commentato: “Quando abbiamo iniziato a progettare il nostro drone, ci siamo affidati ad un approccio cauto, attento, e al contempo aperto su più fronti.
Non solo abbiamo coinvolto diversi partner con i quali si è instaurato fin da subito un solido rapporto di fiducia, ma nel corso di due anni di ricerca, sviluppo, consultazioni continue, io e i miei soci abbiamo raccolto consigli e testimonianze dei clienti che ci hanno aiutato moltissimo a finalizzare la soluzione ideale”.

Hexadrone si è affidata alla tecnologia di Sinterizzazione Laser Selettiva (SLS) in collaborazione con CRP Technology per generare rapidamente iterazioni, migliorare i tempi del processo di produzione e facilitare la produzione in serie.

“La tecnologia di sinterizzazione laser selettiva unita ai materiali Windform® – ha aggiunto Alexandre Labesse – ci ha permesso di stampare con facilità i componenti-chiave del nostro drone, e di surclassare il processo di stampaggio a iniezione di materie plastiche in termini di scadenze e costi. In più, abbiamo potuto testare il drone-prototipo in condizioni estreme reali con quasi le stesse caratteristiche meccaniche della plastica a iniezione scelta per la produzione”.

“CRP Technology ci ha affiancato fin dalle prime fasi: quando abbiamo disegnato Tundra-M infatti, avevamo già in mente i materiali che CRP avrebbe poi utilizzato per creare i vari componenti.
Il fulcro del progetto risiede proprio in questo: ovvero nell’aver concepito un drone caratterizzato da molti pezzi. C’è un telaio, formato da più parti; ci sono le giunzioni; c’è un sistema –brevettato da noi- di attacco e sgancio rapido; e ci sono i componenti che formano il sistema di bracci mobili –altro nostro brevetto-.

Questa tecnologia e questi materiali – ha sottolineato Labesse –  a cui ci siamo approcciati grazie a CRP Technology, ci hanno consentito di risparmiare tempo e soldi, e ora ci consentono di affrontare con calma la fase di produzione di massa”.

Le richieste avanzate a CRP Technology da Hexadrone per la realizzazione di Tundra-M sono state: processo di iterazione veloce, il miglior rapporto possibile tra resistenza strutturale e peso dell’applicazione, ottenimento di un risultato ottimale, e realizzazione di un prototipo che rispondesse a più funzioni.
CRP Technology ha fornito il supporto richiesto e in tempi rapidi ha esaudito le richieste del cliente, offrendo pieno supporto e la migliore qualità possibile.

Alexandre Labesse ha dichiarato: “L’aspetto più innovativo della sinterizzazione laser con i materiali compositi Windform®, risiede nella possibilità di realizzare prototipi beneficiando di tutti i vantaggi dello stampaggio ad iniezione, ma senza gli svantaggi che a tutt’oggi questa tecnologia tradizionale possiede in termini di costi e scadenze.
Inoltre, i materiali Windform® scelti, possiedono proprietà e caratteristiche simili ai materiali che andremo poi ad utilizzare in fase di produzione industriale, come ad esempio densità, colore, carico di rottura, modulo elastico e di flessione, allungamento a rottura, e così via”.

Le parti realizzate in Windform®

Tundra-M, il drone professionale, modulare e funzionale, realizzato in stampa 3D PBF e materiali Windform
Tundra-M, il drone professionale, modulare e funzionale, realizzato in stampa 3D PBF e materiali Windform

Le parti più interessanti che sono state prodotte in Windform® SP e Windform® XT 2.0 sono le seguenti.

Il corpo centrale

Il corpo centrale, composto dal telaio e una copertura rimovibile. Questo componente contiene il centro nevralgico di Tundra-M, ovvero i circuiti principali e il sistema di raffreddamento.
Alexandre Labesse: “Per ideare questo componente, avevamo bisogno di un materiale forte, resistente e idrorepellente.
Il corpo centrale è inoltre dotato di un paracadute di emergenza e due batterie.
A questo componente, si fissano quattro bracci estraibili e modulari.

Per la creazione di questo componente, è stato scelto il materiale composito caricato fibre di carbonio Windform® SP .
Anche i piedi di supporto sono stati realizzati in Windform® SP.

Il corpo centrale di Tundra-M in stampa 3D e Windform® SP
Il corpo centrale di Tundra-M in stampa 3D e Windform® SP
Tundra 3D printed body frame in Windform® SP

I bracci

I bracci di supporto rimovibili e i supporti motore. I bracci di supporto possono essere sostituiti grazie ad un dispositivo di blocco e sblocco che consente al pilota di assicurare i quattro bracci al corpo centrale grazie a un anello brevettato.

Questi componenti sono stati realizzati Windform® XT 2.0, materiale composito caricato fibre di carbonio.

La tecnologia di Sinterizzazione Laser Selettiva unita ai materiali compositi Windform®: i vantaggi secondo Hexadrone

I vantaggi riscontrati da Hexadrone nell’utilizzo della tecnologia di Sinterizzazione Laser Selettiva unita ai materiali compositi Windform® sono:

  • Il prezzo, che rende questa tecnologia -unita ai materiali Windform® – una soluzione “più smart” rispetto allo stampaggio a iniezione plastica, soprattutto se si desidera eseguire delle iterazioni.
    L’iniezione plastica è considerata dal punto di vista economico troppo rischiosa se si notano difetti di progettazione dopo la realizzazione dello stampo (in questo caso, lo stampo diventa obsoleto e non è possibile renderlo redditizio per l’azienda).
  • Il colore neutro e la trama, adatta per i prototipi di droni.
  • Le proprietà termiche dei materiali Windform®, adatte per i prototipi di droni.
  • Le proprietà meccaniche, che rendono i materiali Windform® molto competitivi alla plastica fusa ed iniettata, in termini di varie sollecitazioni che un drone deve affrontare durante il volo.
  • Resistività elettrica dei materiali Windform®.
  • Resistenza all’umidità. Grazie al basso assorbimento d’umidità, infatti, i materiali Windform® si sono dimostrati adatti al Tundra-M, un drone votato a condizioni climatiche estreme..

La tecnologia di Sinterizzazione Laser Selettiva unita ai materiali compositi Windform®: i test condotti da Hexadrone

I test condotti da Hexadrone sul prototipo del Tundra-M sono:

  • Le prove di montaggio / smontaggio delle diverse parti per la verifica della struttura e della resistenza a fatica dei materiali Windform®.
  • Test di atterraggio, condotti piegando e spiegando la struttura dei piedi di atterraggio. (Oltre al peso del dispositivo, i piedi devono supportare le sollecitazioni dovute al piegamento / apertura del sistema di atterraggio)
  • Test di volo, per determinare se le parti montate possono gestire gli stress connessi ai numerosi scenari di volo.
I materiali Windform e la tecnologia della sinterizzazione laser selettiva ci hanno permesso di creare con facilità prototipi di componenti chiave del nostro prodotto, superando il processo di stampaggio a iniezione della plastica in termini di rispetto delle scadenze e costi. Abbiamo inoltre potuto testare il nostro prototipo in condizioni reali con caratteristiche meccaniche quasi uguali. La tecnologia di stampa 3D, che permette di risparmiare costi e tempo, ci è stata di grande aiuto e ora ci permette di affrontare serenamente la fase di produzione in serie.
Alexandre Labesse, CEO Hexadrone